mercoledì 30 gennaio 2008

Donne

Come può un solo sorriso,
Rischiarare tutto il cielo?
Come fa un candido viso,
A squagliare questo gelo?

Come fai, Grande Creatore,
A plasmarle così belle?
Forse prendi ispirazione,
Dalla Luna e dalle stelle?

All'oceano e le sue onde.
Quelle curve tu hai rubato.
E i capelli delle bionde,
Con il grano hai colorato.

Per le gambe nientemeno,
Hai copiato le gazzelle.
Le colline per il seno,
L'albicocca per la pelle.

E' arte pura da guardare,
Con i tacchi e con la gonna.
E non posso che pensare,
Ch'anche tu sia in fondo donna.

lunedì 21 gennaio 2008

A lei

Io non so chi tu sia,
E nemmeno so dove,
So che l'anima mia,
Come l'aria ti vuole.

So che esisti lo sento,
Quando il cuore mio apro,
Ma ogn'istante è più lento,
Fino a che non ti scopro.

Giungi presto ti prego,
Della vita mia amore,
Perchè l'ora non vedo,
Di donarti il mio cuore.

mercoledì 16 gennaio 2008

Solo

La pancia è sazia,
La vista spazia,
Il passo è svelto,
Il luogo è scelto.

Fa' fusa il gatto,
Il conto è esatto.
Il sonno è calmo,
Pulito è il palmo.

Il vento è fresco,
In fiore è il pesco,
La casa è calda,
La presa è salda,

Sereno è il cielo,
Alzato è il velo,
La luna è bianca,
Eppur mi manca.

domenica 13 gennaio 2008

Voglia di volare

Forse fa male eppure mi va,
Di stare collegato,
Di vivere di un fiato,
Di stendermi sopra al burrone,
Di guardare giù.

La vertigine non è paura di cadere,
Ma voglia di volare.

Mi fido di te.
Cosa sei disposto a perdere?

Tratto da testo di "Mi fido di te" di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.

Goccia

Son goccia di pioggia,
Caduta nel mare,
Che stanca si poggia,
Seccata dal sale.

Un raggio di sole,
Vorrei ritrovare,
Ridurre la mole,
Per poi evaporare.

Tornar tra gli dei,
E ancora volare,
Al canto di lei,
Da baciar ed amare.

Una fragola blu

Se queste rime comprender vorrai, questa immagine guardare dovrai.


E' una fragola blu,

Cosa guardi tu?
Dici che non esistono?
Che i tuoi libri non dicono?

Io ti dico che c'è,
Come il latte nel tè,
Ma se tu non lo credi,
E' perché non ci vedi.

Non sai cosa ti perdi,
Mi dispiace ma è tardi,
Vado a letto perché,
Me la tengo per me.

mercoledì 9 gennaio 2008

Buonanotte alla farfalla

Buonanotte alla farfalla,
Che mi vola sulla testa,
Alla bicicletta gialla,
Con il pane nella cesta.

Buonanotte è solo questa,
Che rimane sempre a galla,
Anche col mare in tempesta,
Se sul fondo c'è una falla.

Buonanotte a quelle nonne,
Che fan la focaccia al forno,
Alle elleniche colonne,
Alla spiaggia di Livorno.

Buonanotte tutt'intorno,
Alle gambe delle donne,
Che ci incantano ogni giorno,
Accorciandosi le gonne.

martedì 8 gennaio 2008

La Vale

Se queste rime vuoi comprendere, queste pagine devi leggere.

Ho scoperto una tale,

Stupida ma simpatica,
Che la chiamano Vale,
Ed è molto dinamica.

Ha lo sguardo distratto,
E poi un bacio di ghiaccio,
Ma la nuca le gratto,
E i borbotti le taccio.

Umorismo sarcastico,
Usa la O maiuscola,
Ma quest'anno scolastico,
Non lo giocherà a briscola.

Destra no, lei non svolta,
Semmai allunga il percorso,
E se cerchi una colta,
Lei ti viene in soccorso.

Il suo piercing sul naso,
È una stella polare,
E se alzi lo sguardo,
Ti potrebbe accecare.

Dice che parla tanto,
Sapessi quanto scrive!
Certo può essere un vanto,
Firma solo chi vive.

Scrive fiabe di piuma,
In cui ci si innamora,
E nel suo bagnoschiuma,
C'è sia muschio che mora.

Gli occhi sono lo specchio,
Questo lei te lo svela,
Sottovoce all'orecchio,
Dal mattino alla sera.

Dice che devi amare,
Anche in modo cocciuto,
Perché se ti sai dare,
Potrai dire: "Ho vissuto".

Bacia con significato,
Sa ascoltare il suo cuore,
Chiama l'uomo patato,
E vuol esser migliore.

Grida: "Amami, stupido!
Son diversa, non vedi?"
E se appena sei lucido,
Senza dubbio tu cedi.

Sai, pensarci le costa,
Ma se ascolti ti dice,
Che sul cuore nascosta,
Lei ha una cicatrice.

Cara dolce Calzina,
Se sent'il cuore stringere,
Non è la candeggina,
E' la gioia di vivere.

Ridi e piangi, anche insieme,
Chissefrega di loro!
Pensa solo al tuo bene,
Copriti il cuore d'oro.

Io non sono un dottore,
Non ho alcuna certezza,
Provo con le parole,
A farti una carezza.

E sarebbe grandioso,
Se su quel tuo bel viso,
Comparisse radioso,
Un lucente sorriso.

lunedì 7 gennaio 2008

S'i' fosse cuoco

Libera trascrizione di "S'ì fosse foco" di Cecco Angiolieri:

S'i' fosse cuoco, cocerei al forno;
S'i' fosse lento, tutto brucerei;
S'i' bollisse in acqua, allora lesserei;
S'i' usasse il Mio, condannere' il mondo,

Perché Nestlé finanziare' in fondo,
E più allo specchio non mi guardarei;
S'i' avessi il quartirol' sa' che farei?
Li denti nel formaggio i' li affondo!

S'i' faccio torte, le sbafa mio padre;
Le scova anche negli angoli più bui;
Poi 'l vile mente e incolpa le ladre;

Se 'l fico secco se lo mangia lui,
Che importa cosa ingurgita mia madre?
Figlio d'ingordo sono, sarò e fui.

Ed ecco l'inimitabile originale:

S'ì fosse foco, ardere' 'l mondo;
S'ì fosse vento, lo tempestarei;
S'ì fosse acqua, i' l'annegarei;
S'ì fosse Dio, mandareil' en profondo;

S'ì fossi papa, sare' allor giocondo,
che tutti i cristiani embrigarei;
S'ì fosse imperator, sa' che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S'ì fosse morte, andarei da me' padre;
S'ì fosse vita, fuggirei da lui:
similmente faria da mi' madre.

S'ì fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui.